A due giornate dal termine del Sei Nazioni di rugby, solo l’Irlanda vincitrice l’anno scorso è imbattuta e quindi è l’unica che può ancora aggiudicarsi il Grande Slam ossia 5 vittorie su altrettanti incontri. Per centrare l’obiettivo deve però battere l’Inghilterra in trasferta e la Scozia in casa. Gli incontri in programma, rispettivamente il 9 e il 16 marzo, sapranno quindi indicare se gli irlandesi centreranno il bis e saranno in grado di vincere tutte le cinque partite; il match con gli inglesi se vinto, potrebbe tuttavia regalare agli irlandesi la matematica certezza del titolo.
Irlanda: vincere gli ultimi due incontri per centrare il Grande Slam
Dopo aver vinto agevolmente i primi due match del torneo
Sei Nazioni,
l’Irlanda nel terzo incontro si è sbarazzata anche del
Galles con un perentorio 31 a 7, centrando la 18esima vittoria consecutiva
all'Aviva Stadium di Dublino, eguagliando il
record dell’Inghilterra stabilito nel triennio 2015-2017. La
vittoria sul team gallese per la facilità con cui è avvenuta, mete gli irlandesi quasi al sicuro, anche se il prossimo match in programma a
Twickenham con gli inglesi è molto delicato specie se la
Scozia dovesse vincere in
Italia e magari con il bonus mete. Tuttavia in casa dei verdi, si respira un’aria di ottimismo, visto che sul campo il team ha dimostrato
forza in attacco e solidità difensiva, ossia ha sfruttato in pieno le stesse armi che nello scorso torneo gli hanno consentito di centrare il
Grande Slam. Gli
irlandesi oggi sono tra i più forti al mondo nel gioco del
rugby a 15 nonostante nell’ultimo mondiale in terra francese siano stati eliminati ai quarti di finale dalla
Nuova Zelanda con quest’ultima che in finale ha ceduto di misura al
Sudafrica. La squadra inoltre seppur quest’anno orfana di
Johnny Sexton che si è ritirato, può comunque vantare sul 24enne mediano di apertura
Jack Crowley e su altri nuovi talenti come la 26enne ala
Calvin Nash e la seconda linea il 22enne
Joe McCarthy, che si sono integrati alla perfezione in un team già molto competitivo. La trasferta di Twickenham contro
l’Inghilterra il 9 marzo e l’incontro del 16 marzo a
Dublino, non saranno facili per gli irlandesi, ma l’entusiasmo del team è alle stelle
Scozia a
Dublino non sarà facile, ma
l'Irlanda poiché nessuno è mai riuscito a centrare il
Grande Slam per due volte consecutive da quando la formula del torneo
Sei Nazioni è passata dalle classiche cinque squadre a sei sia con l’aggiunta dell’Italia.
Inghilterra: battere l’Irlanda per sperare ancora di vincere il torneo
L'Inghilterra del
rugby, sta vivendo un nuovo periodo che fa ben sperare i tanti fan, dopo le delusioni degli anni scorsi. La rifondazione del
team sembra infatti di poter rinverdire i fasti del periodo 2015-2017 quando gli inglesi riuscirono a
centrare una tripletta. Per il match casalingo con l’Irlanda che è praticamente da dentro o fuori, il
team della rosa allenato da 44enne ed ex seconda linea
Steve Borthwick, potrà contare sul 25enne mediano d’apertura
Marcus Smith che potrebbe essere affiancato dal 26enne mediano di mischia
Alex Mitchell. Dopo la sconfitta contro la
Scozia nel terzo turno del Sei Nazioni,
Borthwick nel match casalingo del 9 marzo a
Twickenham con l’Irlanda, conta sul ritorno dei mediani che voleva schierare ad inizio torneo e in particolare su Marcus Smith che ha fino ad ora ha saltato le prime tre partite del
torneo a seguito di un infortunio al polpaccio. Il 25enne mediano d'apertura senza questo
stop forzato sarebbe infatti risultato la prima scelta dell'Inghilterra per tutta la manifestazione. Il tecnico degli inglesi fino ad oggi e con scarsi risultati ha dovuto puntare sul 30enne e pari ruolo
George Ford, che però non attraversa
un buon periodo di forma e quindi, a metà campo il team non è apparso competitivo, alla pari del 37enne mediano di mischia
Danny Care nonostante nel match perso con gli scozzesi abbia giocato i primi 20 minuti di gioco in modo impressionante.
La Scozia saldamente in corsa per il titolo del Sei Nazioni
La
Scozia potenzialmente è la terza squadra del
Sei Nazioni che potrebbe aggiudicarsi il torneo, nonostante abbia perso in casa con la
Francia nel secondo turno della competizione. Il
team infatti nel
primo match ha vinto di misura in
Galles (26-27) e nel terzo ha battuto 30 a 21 sul terreno amico l’Inghilterra. La nazionale scozzese allenata da
Gregor Townsend se quindi nel match
dell’Olimpico di Roma contro
l’Italia in programma il 9 marzo dovesse centrare la vittoria, come del resto molti si aspettano, le chance di
vincere il torneo sarebbero più vive che mai, visto che nell’ultimo turno dovrà affrontare a Dublino
l’Irlanda in una sorta di finalissima, impedendo a quest’ultima di centrare il
Grande Slam se la settimana precedente dovesse battere in trasferta l’Inghilterra. L'ultimo successo della
Scozia nel tornei risale all’anno 1999, ossia quando la formula era ancora a cinque squadre, mentre l'ultimo
Grande Slam gli scozzesi se lo sono aggiudicati per la terza volta nel 1990 quando riuscirono ad approdare ai quarti di
finale del tour che all’epoca sostituiva l’attuale
Coppa del Mondo. Nel 1991 invece raggiunsero le semifinali venendo poi eliminati dall’Inghilterra dopo che nel girone eliminatorio avevano sconfitto
Irlanda,
Giappone e
Zimbabwe e ai quarti
Samoa. Alla fine della manifestazione il team scozzese si classificò al terzo posto. Dopo 25 anni dunque per la
Scozia c’è la possibilità di vincere di nuovo il
Sei Nazioni e in questo caso si tratterebbe del 22esimo successo.