La squadra del Giappone di basket andrà alle Olimpiadi Femminili di Parigi, con tanto entusiasmo e convinta di confermare la storica medaglia d'argento vinta ai Giochi di Tokyo. Questa aspettativa insieme a un mix di classe di alcune atlete, dovrebbe dare l’input giusto al team per centrare l’obiettivo prefissato. Mai Yamamoto è la migliore cestista della squadra, e in patria in molti sperano che conservi intatta la sua ottima forma fisica degli ultimi mesi, che l'hanno vista primeggiare nel torneo preolimpico in terra d’Ungheria e che ha regalato al team del Sol Levante il pass per Parigi.
Il Giappone è ormai una realtà del basket femminile mondiale
Dopo aver fallito le medaglie in quattro
Olimpiadi Femminili precedenti a quelle di
Tokyo 2020 in cui ha vinto l’argento, il
Giappone ha stupito il
mondo del basket raggiungendo la finale del torneo eliminando la Francia, anch’essa seconda a
Londra 2012. Anche se hanno poi perso in finale contro gli
Stati Uniti, la prestazione delle giapponesi ai
Giochi casalinghi ha dimostrato che nulla può essere dato per scontato sul palcoscenico olimpico. Attualmente al 9° posto nella classifica mondiale, le
cestiste giapponesi in occasione della loro quinta apparizione ai giochi, cercheranno di
bissare la medaglia d’argento ottenuta nel 2020 in casa e che rappresenta il
miglior piazzamento nella storia della competizione a cui ha partecipato anche nelle edizioni del 1976 (Montreal), 1996 (Atlanta), 2004 (Atene) e 2016 (Rio de Janeiro), ottenendo rispettivamente il quinto, settimo, decimo e ottavo posto.
Il gruppo del Giappone ai Giochi Olimpici di Parigi 2024
Il
Giappone alle Olimpiadi di Parigi è stato sorteggiato nel
Gruppo C insieme alle campionesse europee in carica del
Belgio, alla
Germania numero 19 del mondo e ai nove volte campioni olimpici degli
Stati Uniti. Da come si evince, non c’è da sorprendersi se al suddetto raggruppamento è stato dato il soprannome di
Girone della Morte. Con solo due squadre che
avanzano automaticamente ai quarti di finale (anche la terza classificata potrebbe andare avanti a seconda della classifica), per le giapponesi passare il turno sarà dura ma non impossibile. Le partite della fase a gironi, che vedranno impegnata la compagine del
Sol Levante, saranno contro gli
USA il 29 luglio, la
Germania il 1 agosto e il
Belgio il 4 agosto.
Le cestiste più forti ed esperte del team giapponese
Rui Machida è uno delle cestiste più note nel mondo del
basket femminile, grazie a una lunga carriera che l'ha vista vincere tre
medaglie d'oro in Coppa d'Asia e uno storico argento olimpico a
Tokyo nell’anno 2020. Ai
Giochi in Giappone, la trentunenne nello specifico ha fornito ben 18 assist alle compagne di squadra contribuendo alla larga vittoria sulla
Francia per 87 a 71 in semifinale.
Questa performance gli ha consentito di essere selezionata come una delle
All-Star Five della competizione. Successivamente l’assenza di Machida per un infortunio ha aperto le porte a un talento emergente ossia
Mai Yamamoto. La 24enne guardia infatti, giocando da titolare nel
roster giapponese, ha vinto l'oro alla
Coppa d'Asia FIBA in terra di
Giordania due mesi dopo l’argento olimpico. In questo frangente, la Yamamoto ha davvero dimostrato la sua
nascente celebrità e anche nel
torneo di qualificazione olimpica femminile FIBA 2024 che si è svolto in
Ungheria nel mese di febbraio, non ha deluso le aspettative. La
cestista, infatti, si è aggiudicata il
titolo di miglior realizzatrice del torneo con una media di 17,0 punti, 3,7 rimbalzi e 3,7 assist per match, e soprattutto con un 62% di tiri da tre punti. Inoltre, gli è stato consegnato il
premio MVP in tutte le partite disputate e per i suoi sforzi che hanno assicurato al
Giappone la quarta qualificazione consecutiva alle olimpiadi.
Le altre talentuose componenti del roster giapponese
Il
Giappone femminile di basket, in occasione dei
Giochi di Parigi, potrà contare non solo sulle star
Machida e Yamamoto, ma anche su altre talentuose cestiste. Tra quelle maggiormente degne di essere citate ci sono
Stephanie Mawuli e
Asami Yoshida, con la prima che metterà in
campo la sua straordinaria prestanza fisica e la sua intensità, per realizzare un gran numero di canestri senza contare che in
Francia avrà il piacere di schierarsi al fianco di sua
sorella Evelyn. Per quanto riguarda invece la seconda, si tratta di una guardia veterana, anche se non ha mai indossato la maglia della nazionale, nonostante a soli 17 anni abbia fatto un sorprendente debutto in un torneo senior. Tra le altre giocatrici reduci dall’argento di Tokyo, ci sono anche
Himawari Akaho,
Maki Takada e
Yuki Miyazawi che formano la prima linea, e
Saki Hayashi una ragazza che è abile in cabina di regia nonché precisissima nei tiri da tre punti.
La storia in pillole del basket giapponese femminile
Affiliata alla massima autorità mondiale di basket ossia la
FIBA dal lontano anno 1936, la nazionale femminile del
Sol Levante nonostante gli scarsi risultati ottenuti nella storia dei
giochi olimpici ad eccezione della medaglia d’argento vinta in casa nel 2020, vanta comunque un
palmares invidiabile in Asia. La nazionale giapponese, infatti, negli anni '70 era una delle più forti del continente, come si evince dall’argento centrato ai Mondiali del 1975 ed al 5º posto ottenuto
all’Olimpiade di Montreal in Canada l'anno seguente. Tuttavia, ha dovuto aspettare ben 44 anni per conquistare un’altra medaglia dello stesso metallo ossia fino ai giochi
casalinghi di Tokyo 2020. Nei campionati asiatici, il
team di basket femminile del Sol Levante, alla pari di quello maschile la fa tuttavia da padrone; infatti, ha vinto 21 medaglie su 24 presenze quindi si tratta di un record a dir poco invidiabile e che oggi rende al compagine in grado di impensierire la
corazzata USA a Parigi.