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Finale di stagione 23-24 nel Basket NBA, 7 partite per aggiudicare il titolo di campioni assoluti

Finale di stagione 23-24 nel Basket NBA, 7 partite per aggiudicare il titolo di campioni assoluti

30 maggio 2024
Tra le squadre di basket che debutteranno ai prossimi giochi olimpici di Parigi 2024, c’è anche quella del Sud Sudan che nel ranking FIBA occupa il 33esimo posto. Si tratta tra l’altro della nazione più giovane del lotto di partecipanti e che cercherà di catturare l'interesse degli appassionati di questo sport e delle scommesse ad esso correlate. Il team noto anche come Bright Stars, è dunque pronto per il torneo olimpico di pallacanestro dove affronterà i campioni in carica degli USA, la Serbia e la squadra che uscirà vincitrice dal torneo preolimpico in programma a San Juan di Porto Rico.

La situazione nella Eastern Conference 

Dopo oltre 82 partite della regular season e tre turni di playoff, la stagione de basket NBA volge al termine. L’unica certezza ad oggi è che i campioni dello scorso anno, i Denver Nuggets, non potranno difendere il titolo, poiché, dopo una ottima regular season, che li ha portati al secondo posto della Western Conference, sono stati eliminati abbastanza a sorpresa al secondo turno dei playoff dai Minnesota Timberwolves. Mancano però ancora sette potenziali partite per definire la squadra vincitrice del titolo di quest’anno. Potenziali partite poiché ricordiamo, per i non addetti ai lavori, che le finali NBA si aggiudicano alla squadra che vince almeno quattro partite su sette della serie.
Nel seguito dell’articolo andremo ad esaminare gli eventi che stanno portando a definire le finaliste, analizzandone il percorso svolto, i giocatori chiave e le prospettive in vista della finale.
Nella Eastern Conference la situazione è ben delineata. I Boston Celtic , infatti, sono stati i dominatori della conference nella regular season con una percentuale di vittorie di 780 e con solo 18 sconfitte, staccando nettamente la seconda in classifica, i New York Knick, fermi con una media vittorie di 610.
La squadra è fenomenale, anche solo guardando le statistiche, essendo seconda in tutta la lega per percentuale di tiri da 3 punti, punti totali effettuati per partita e rimbalzi per partita.
Nel roster brillano l’ala grande Jayson Tatum con quasi 27 punti di media partita e 8 rimbalzi, mentre il play Derrick White eccelle per assist e un gioco molto variegato. In difesa Jaylen Brown e Porginzis si distinguono per palle rubate e stoppate. Porginzis è purtroppo infortunato da fine aprile e i Celtic non sono sicuri che riusciranno a recuperarlo per le finali.
Nell’ultimo turno dei playoff i Celtic, guidati dal giovanissimo coach Joe Mazzulla, hanno spazzato via gli Indiana Pacers con un secco 4-0.
I Celtic sembrano, almeno sulla carta, i predestinati per la vittoria, ma nonostante non vincono da 16 anni un titolo NBA hanno da loro una tradizione sfavorevole che vede dal 2018 sempre perdente la squadra che era data come favorita per la vittoria all’inizio dei playoff.
Come vantaggio sicuramente i Boston Celtic avranno il fattore casalingo, infatti delle sette partite della finale, la squadra che ha avuto il migilor record durante la regular season può giocare quattro partite in casa. Se si aggiunge a questo che Boston, nelle partite in casa di questa stagione ha subito solo 6 sconfitte su quasi 50 partite, allora si intuisce che gli avversari dovranno realizzare una vera e propria impresa per strappare dalle mani dei Celtic questo titolo.

La situazione nella Western Conference

Nella Western Conference è ancora in corso l’ultimo playoff tra i Dallas Mavericks e i Minnesota Timberwolves con Dallas che sembra destinata a vincere la sfida per la finale.
Dallas è la vera outsider della conference; infatti, ha concluso la regular season classificandosi prima nella Southwest Division con una media vittorie di 610 ma, se si guarda a tutta la Western conference, Dallas si posiziona quinta, quindi abbastanza nelle retrovie. Nonostante questo, durante i playoff ha mostrato un basket molto solido che ha permesso di eliminare sia i Los Angeles Clippers c che i Oklahoma City Thunder che si erano classificati primi nella Western Conference ed erano considerati anche dai pronostici i probabili avversari dei Boston Celtic.
Se si guardano le statistiche, Dallas non sembra uno squadrone, non rientra infatti tra le prime cinque squadre dell’NBA in nessuna delle principali statistiche, ma può contare su giocatori di tutto rispetto che, nella serata giusta, possono far cambiare l’esito della partita.
Un esempio lampante di questo tipo di giocatori è la guardia slovena Luka Doncic che primeggia per media punti partita (quasi 34 punti), oltre 9 rimbalzi a partita e quasi 10 assit; a supporto di Doncic c’è il centro Daniel Gafford con un record di tutto rispetto di 78% dal campo e un notevole contributo in rimbalzi e stoppate.
Di certo un fattore gioca dalla parte di Dallas: non sono mai stati favoriti, nessuno si aspettava che sarebbero andati avanti nei playoff e quindi non hanno nulla da perdere.
I Minnesota Timberwolves, nonostante abbiano basse probabilità di ribaltare la serie di playoff che vede al momento Dallas in netto vantaggio, sono una squadra leggermente superiore a Dallas, ma con una difesa abbastanza mediocre e che si affida molto a Karl-Anthony Towns e ai suoi tiri da 3 punti per reggere l’attacco.
Qualunque sia la squadra della Western Conference che accede alla finale, i Celtic partono comunque favoriti dai pronostici. Questo non vuol dire però che Boston non possa essere sorpresa e subire qualche sconfitta di troppo durante la serie che potrebbe ridurre il morale e la concentrazione della squadra dei Celtic e determinare un risultato che, in una finale NBA, non è mai scritto nella pietra a priori.